Questa torta di prugne senza latticini può essere fatta con qualsiasi altro frutto o distillato. L'impasto all'olio può essere utilizzato come base per un cake senza latticini: io l'ho "impreziosito" con foglie di verbena citrata che cresce sul mio balcone e un bicchierino di verveine (fatto dagli amici dell'azienda Pura Vita di VerdabBIO). Ma gli si possono aggiungere altri ingredienti: dalle gocce di cioccolato, ai mirtilli o alle ciliegie o secondo il vostro gusto.
Lo Zuckerkuchen o Butterkuchen (letteralmente torta di zucchero o di burro) è una torta che ci portava sempre in grandi quantità mia prozia quando veniva a trovarci da Hannover. Si chiamava Marga ed era la sorella più piccola della Oma Vecchia. Me la ricordo coma una valchiria, molto alta e con una passione vera per il cibo e una ineguagliabile flemma, a differenza di mia nonna che era energica e piccolina.
A me lo Zuckerkuchen non piaceva moltissimo, anzi, perché lo trovavo troppo dolce e poco interessante; la Oma Vecchia non mi ha mai insegnato la ricetta, diceva che me l'avremmo fatta insieme quando sarebbe stato più caldo, perché la sua cucina era fredda e l'impasto non sarebbe lievitato. Quest'anno però mio fratello me l'ha chiesta e così sono partite le ricerche su internet e gli esperimenti. Ne ho trovate molte ricette e ho scoperto che si chiama Zuckerkuchen (torta di zucchero) quando c'è una certa % di margarina nell'impasto, altrimenti è un Butterkuchen (100% burro). Qui ne trovate una versione con della frutta al suo interno, così come piace alla mia mamma, visto che oggi è la sua festa!
Dai miei amici dell'azienda Alta Magliasina di Breno ho ricevuto recentemente un pacchettino di farina di castagne, subito lavorata in una torta umida e sfiziosa, buona per colazione o merenda!
Quando studiavo a Zurigo ho provato una volta a fare i croissants, con la ricetta presa da un libro tedesco... ok, forse non è stata l'idea del secolo servirmi di un libro teutonico per fare dei croissants, ma in quei tempi antidiluviani non c'erano ancora ecosia e google che ci assistevano nell'elaborazione di ricette sfiziose. Il risultato era immangiabile e non mi ci sono più avvicinata. Un annetto fa ho ricevuto da mia sorella il libretto "Un croissant a Parigi" e finalmente sono riuscita a superare lo shock di 25 anni fa... e ne è valsa davvero la pena.
Su suggerimento della mia amica Sandra e ispirata dalla famiglia Berrino (guardando il loro video della CrostaThina della famiglia Berrino, alle mele) ho fatto questa crostata vegana e senza zucchero che si può farcire con la frutta desiderata ed è una vera delizia!!!
Una mousse al cioccolato è una mousse al cioccolato è una mousse al cioccolato.
La torta alle ciliege era una delle classiche ricette di mia nonna, che usava per farla rigorosamente solo le ciliegie sciroppate. Mi aveva dettato la ricetta, ma non sono poi mai riuscita a farla come la faceva lei. Certo, una ricetta di pasticceria con "un po' di quello e un po' di quell'altro e se è troppo liquido fai così o troppo solido fai colà", senza grandi indicazioni di dosi non mi ha certo facilitato il lavoro, ma soprattutto mi spiace non averla mai fatta quando lei ancora avrebbe potuto correggermi o darmi consigli. Ho però trovato una ricetta che è sicuramente diversa, ma restituisce il gusto e la consistenza dell'originale. Continuerò a cercare e a sperimentare, ma nel frattempo questa torta alle ciliegie è sicuramente degna della Oma Vecchia!
PS con il liquido delle ciliegie sotto vetro si può fare una deliziosa gelatina!
Con mia figlioccia, l'adorabile Gloria, abbiamo dato forma a un cake al cioccolato soffice come una nuvoletta, che abbiamo dovuto giocoforza zavorrare con uno strato importante di panna... Noi non avremmo voluto, eh, sia chiaro, tutte quelle calorie! ma senza lo strato di panna il cake sarebbe sicuramente volato via!!
Quest'anno il nostro orto condominiale è davvero generoso di tutto quello che abbiamo piantato e le zucchine raccolte sinora sono, secondo me, da guinnes dei primati: delle pezze gigantesche! Da almeno un mese a questa parte la zucchina è diventata l'ingrediente principale dei nostri pasti, le ricette fatte e sperimentate sono innumerevoli; mancava quindi solo il cake dolce al cioccolato e zucchine, che resta soffice e gustoso!
Il muffin ai mirtilli era un dolce che facevo spesso a mia nonna gli ultimi anni e che lei apprezzava moltissimo. Sono dei dolci deliziosi, semplicissimi da fare, si possono farcire con diversi tipi di frutta (anche la famosissima frutta "gocce di cioccolata", ovviamente!), sono della "taglia" giusta per la colazione o come merenda, si possono facilmente congelare... insomma: un dolce buono e versatile!
Questa crostata ha una crema a base di limone profumata alle rose e in questa stagione non possono mancare le fragole. Sembra una semplice crostata, ma ha invece molteplici vantaggi: primo fra tutti è che è deliziosa, fresca e leggera! L'altro punto importantissimo per me è che lavorare questa frolla fatta unicamente di prodotti vegetali è un gioco da ragazzi. E per me, che ho il fantasma della frolla non è cosa da poco, anzi!
Ho sempre avuto un gran rispetto per le crostate, perché faccio sinceramente fatica a lavorarle e stenderle senza fare un gran casino. Mia nonna poi, contro ogni teoria che in pasticceria bisogna essere un po' farmacisti per quanto attiene alle dosi, mi ha passato una ricetta dicendo "un po' di quello, un pizzico di quell'altro e un po' meno di questo, fino a che ti sembra della consistenza giusta". Coooooooosa? No, la sua ricetta di certo non mi ha aiutato a ridurre l'ansia... Negli anni ho quindi letto molte ricette, le ho affinate, ho tolto di qui e aggiunto di là, provando provando provando e ora ho quella che fa per me!
In questi giorni in cui qui stiamo preparando l'orto attendendo che l'ultima neve si sciolga sui cucuzzoli delle montagne, la mia mente è volata all'estate, al mare e alla Provenza... Vista l'impossibilità di andarci ora, mi sono inventata questa torta con il cioccolato, il fleur de sel e la lavanda. Sì, perché - sebbene il nome della torta racconti di cioccolato e sale - la vera protagonista di questa torta è la lavanda!
L'utilizzo della lavanda in cucina è, secondo me, delicato, giacché se non è dosata nella maniera corretta, può prevalere sugli altri gusti e rovinare il sapore di un piatto o di un dolce. A voi la modulazione della quantità di lavanda da aggiungere, ma solo se vi va!
Ho scelto di guarnire la crostata in onore delle donne con l’elefante e il motivo si spiega da sé: l’elefante è simbolo di forza, potere regale, dignità, pazienza e saggezza. In molte rappresentazioni, poi, l’elefante regge il mondo sulle spalle, insomma... nulla da aggiungere!